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Thailandia: da Chiang Mai a Chiang Rai (4/6)

Immagine del redattore: Roberto MoiolaRoberto Moiola

2 settembre

 

Ci svegliamo con Chiang Mai avvolta da un insistente acquazzone che ci costringe a togliere le nostre k-way dalla valigia. Le strade sono dei torrenti in piena, i canali cittadini straripano, ma la vita va avanti come se niente fosse. Nemmeno i tanti in motorino sembrano particolarmente turbati da tutta quest’acqua: “it’s the rainy season, ah ah ah”, ci dicono. Il nostro taxi ci lascia al Sunday Bakery, una caffetteria/pasticceria gestita da dei giovani ragazzi che sanno il fatto loro. Tutto deliziosamente squisito, e noi ci confermiamo dei grandi viziati! Come concordato, alle 9:00 la nostra guida viene a prenderci presso la Backery e a bordo di un pulmino ci conduce verso la nostra prossima meta: oggi ci dedichiamo ad una lezione di cucina tipica Thai!!! 

Prima sosta al mercato locale per acquistare i prodotti che ci serviranno per le nostre ricette.

Im, la nostra insegnante, ci illustra le proprietà delle varie verdure, erbe e spezie e poi ci lascia qualche minuto per un po’ di shopping in libertà. 

In circa venti minuti raggiungiamo la location in cui faremo la lezione: una farm immersa nel verde, costituita di vari ambienti all’aperto in cui sono allestite le postazioni di lavoro, ognuna con il proprio fornello e banco con gli ingredienti. La nostra squadra è costituita da 8 cuochi, noi quattro, una coppia di indiani e mamma e figlia cinesi. 

Trascorriamo ben tre ore a preparare e mischiare ingredienti trasformandoli nei piatti più tipici della cucina Thai: zuppe, spring roll, curry, Pad Thai e anche dessert.

Il tutto in modo divertente e a ritmo di musica. Finire tutti i piatti cucinati si rivela una vera e propria impresa, ma siamo tutti molto soddisfatti dei nostri risultati. 

La stanchezza si fa sentire, quindi rientriamo presso in nostro appartamento e trascorriamo la restante parte del pomeriggio in piscina.

Cena di nuovo presso il ristorante Favola e passeggiata per il Night Bazaar. 

 

3 settembre 

 

Colazione di nuovo al Sunday Bakery, dove i ragazzi oggi si concedono una full English Breakfast a base di uova strapazzate, salsiccia, bacon e fagioli. Per Roby una frolla alle mele e per me di nuovo uno scone con marmellata e clotted cream! Non sarà tipico Thai, ma è quello che ci serve per dare la carica alla giornata! 

Dedichiamo la mattinata alla visita dei templi della città di Chiang Mai che non abbiamo ancora visto nonostante le tre notti trascorse qui.

A Chiang Mai, i templi principali sono molto più che semplici strutture: sono il cuore pulsante della cultura e della spiritualità del nord della Thailandia. Il Wat Phra Singh, con le sue magnifiche statue di Buddha e l'oro che brilla sotto il sole, avvolge i visitatori in un abbraccio di pace e sacralità.

Il Wat Chedi Luang, con la sua imponente pagoda parzialmente in rovina, racconta storie di una grandezza passata che ancora risuona nell'aria, mentre i monaci in preghiera trasmettono un senso di calma profonda.

E poi c'è il Wat Doi Suthep, arroccato sulla montagna, da cui si può ammirare una vista mozzafiato sulla città, un luogo dove terra e cielo sembrano incontrarsi, lasciando chiunque senza fiato di fronte a tanta bellezza e spiritualità. Questi templi non sono solo luoghi di culto, ma santuari dell'anima, dove il tempo si ferma e il cuore si riempie di una quiete senza pari.

È domenica mattina e molti negozi sono chiusi, così come il traffico sembra più scorrevole. La old town è un susseguirsi di centri per massaggi, caffetterie, ristorantini Thai e chioschi di agenzie turistiche che organizzano escursioni. Fuori dei templi notiamo più calzature del solito, segno che più fedeli si dedicano alla preghiera in questa giornata. Fa molto caldo ma fortunatamente all’interno dei complessi i viali sono ombreggiati da filari di piante che creano un po’ di fresco. 

 

A mezzogiorno di nuovo in appartamento per il check out. Lasciamo l’Astra Sky River dove ci siamo trovati molto bene, e ci mettiamo in marcia verso Chiang Rai. Il navigatore segna tre ore, ma tra soste varie per ammirare il panorama e per mangiare, ce ne mettiamo quasi cinque. 

La strada è scorrevole ma alcuni tratti sono costantemente a curve, che mettono a dura prova i nostri stomaci. 

Prima di raggiungere la città ci fermiamo a visitare il famoso Tempio Bianco che sorge a una quindicina di chilometri fuori dal centro di Chiang Rai. Si tratta in realtà di un complesso in cui sorgono numerosi edifici fatti di intonaco impreziosito da frammenti di vetro che li rendono particolarmente luminosi. Per accedere al tempio principale si attraversa il ponte del ciclo delle rinascite, prima del quale decine di mani che tendono al cielo simboleggiano il desiderio per i beni materiali.

Oltre il ponte due statue di personaggi mitologici fanno la guardia alla Porta del Paradiso.

I templi sono molto recenti (il primo è stato inaugurato nel 2008) e il loro sfarzo di brillantezza e decorazioni è davvero eccessivo per i nostri gusti. 

Alle cinque raggiungiamo la nostra guest house, il Nanadoo Homestay, in aperta campagna. Un deciso contrasto con il nostro alloggio precedente. Tanto verde, canti di uccelli, versi di animali non ben identificati e nessuna presenza umana oltre la nostra Host Mum. Trascorriamo le ore prima della cena in piscina, in compagnia di simpatici coniglietti. 

Per la cena scegliamo anche qui il ristorante Favola (i ragazzi hanno bisogno di carboidrati e sapore di cibo italiano) consigliatoci da chef Gianluca, in una location molto bella e romantica, ma decisamente non all’altezza del suo omonimo a Chiang Mai. 

Durante la cena programmiamo le attività per l’indomani. 

Siamo combattuti se spostarci ancora più a nord per visitare il Triangolo D’Oro o se rimanere nei paraggi. Il Triangolo d’Oro è l’area in cui si incontrano i confini tra Thailandia, Laos e Birmania, lambiti dal fiume Mekong, famosa, soprattutto in passato, per le coltivazioni di oppio.

Facciamo una rapida ricerca online e troviamo l’agenzia Coconut Tree che ci propone una giornata nei dintorni di Chiang Rai tra escursione in barca, trekking e visite a villaggi. Andata! Il Triangolo d’Oro sarà per la prossima volta!

 
 
 

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