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Thailandia, l'arrivo a Bangkok (1/6)

  • Immagine del redattore: Roberto Moiola
    Roberto Moiola
  • 19 set 2024
  • Tempo di lettura: 3 min

La nostra prima volta nel sud est asiatico… e ho come l’impressione che non sarà l’ultima.

Si parla tanto di mal d’Africa, ed è una sensazione che ho conosciuto in prima persona, ma anche queste terre sanno regalare emozioni uniche e sensazioni che ti rimangono dentro.

 

Come sempre partiamo a fine agosto, con la speranza di tenerci addosso il più a lungo possibile il sapore delle vacanze e della scoperta. Una compagnia che ci cullerà per i lunghi mesi invernali.

 

26-27 agosto

 

Volo Milano Bangkok via Doha con Qatar Airways. 

Atterrare a Doha a mezzanotte e provare l’esperienza dei 42 gradi nel cuore della notte ci fa abbandonare l’idea di una vacanza futura in Qatar. Il volo Doha-Bangkok è quasi vuoto e quindi possiamo sdraiarci comodamente e recuperare un po’ di ore di sonno. 

Arrivo nella capitale thailandese intorno alle 13, ritiro dei bagagli, cambio valuta e acquisto della sim locale. Raggiungiamo il centro della città a bordo dello Sky Train e poi ultima tratta verso il nostro albergo con un comodissimo Grab (servizio comparabile a Uber). Il Chillax Heritage Hotel si trova vicino al fiume non distante dal cuore antico della città. 

Prima impressione: fa caldo, fa molto caldo, ma non quanto ci aspettassimo. Siamo felici di non esserci fatti scoraggiare da tutti quelli che ci dicevano: “In Thailandia ad agosto? Ma siete pazzi?! Pioverà tutto il tempo”.

Bagno in piscina per recuperare un po’ di energie e poi primo approccio alla città a bordo di una imbarcazione della Orange Line (quella meno turistica e forse più economica) lungo il fiume Chao Praya. Sbarchiamo nei pressi del Wat Arun dove ci godiamo un tramonto indimenticabile.

Che bella accoglienza. Ci innamoriamo subito di questo tempio, tanto da decidere di cenare in un ristorante situato proprio di fronte all’edificio illuminato. Passeggiata di mezz’ora lungo i viali che fiancheggiano il Wat Pho e il Palazzo Reale che visiteremo l’indomani e rientro in albergo.

 

28 agosto

 

Sveglia di buon’ora per approfittare dei momenti meno caldi della giornata è visitare il Grand Palace proprio all’apertura. Prima però colazione in una backery che si trova proprio a pochi passi dall’albergo e dal nome invitante di Like Italy. La proprietaria è thailandese ma capiamo subito che sa quello che fa. Cappuccino più che dignitoso, ma soprattutto brioches, pan au chocolat e brownie superlativi. Sì, siamo dei viziati, e di mangiare zuppa e riso a colazione per il momento non ce la sentiamo.

Per la visita di templi e palazzi è necessario avere ginocchia e spalle coperti, quindi acquistiamo dei comodi e freschi pantaloni in stile thai che ci accompagneranno per tutta la vacanza. All’ingresso del palazzo scegliamo una guida per la visita, un uomo piuttosto esperto e simpatico, ma il cui inglese lascia molto a desiderare. La visita (circa due ore) è comunque molto interessante e il palazzo è magnifico, costituito da vari ambienti ciascuno con la propria funzione. 

Ci spariamo subito la visita al Wat Pho, che facciamo più velocemente e in autonomia in quanto il caldo inizia a farsi pesante. Ammiriamo la gigantesca statua del Buddha sdraiato e scattiamo le immancabili foto di rito.

Dopodiché ci rifugiamo in albergo a bordo di uno sfrecciante tuk tuk (Grab è più economico e ha l’aria condizionata, i tuk tuk sono più divertenti ma a volte si respira un po’ troppo smog). 

Piscina fino a metà pomeriggio e poi di nuovo in barca fino al Wat Arun che questa volta visitiamo anche all’interno.

Saliamo i suoi ripidi gradini, passeggiamo per i suoi terrazzini rialzati, ci godiamo il primo temporale della vacanza (siamo nella rainy season) che dura meno di 10 minuti e rinfresca leggermente l’aria. 

Saliamo di nuovo a bordo della Orange Line e ci spostiamo più a sud lungo il corso del fiume. Attracchiamo nei pressi di un enorme e modernissimo centro commerciale che attraversiamo per godere della sua gelida aria condizionata, e raggiungiamo la nostra destinazione: il rooftop bar Three Sixty in cima all’edificio del Millennium Hilton.

Ci godiamo dei cocktail con vista sulla città che piano piano si accende e si illumina. 

Devo dire che avevo molti pregiudizi nei confronti di Bangkok, ma l’impressione dopo questi due giorni di soggiorno è più che positiva!

 
 
 

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